Titolo VI – “Aiuti per la tutela dell’ambiente”

Titolo VI – “Aiuti per la tutela dell’ambiente”

Aiuti agli investimenti per l’efficienza energetica delle piccole e medie imprese

 

Copertura finanziaria del 100% delle spese

Per avere il contributo è necessario:

  • Fondo di garanzia MCC o tranched cover

  • Delibera bancaria

  • Delibera Regione Puglia

 

CHI PUO’ RICHIEDERE LE AGEVOLAZIONI?

  • microimprese (impresa che occupa meno di 10 persone, realizza un fatturato annuo o un totale di bilancio annuo non superiori a 2 milioni di euro);
  • imprese di piccole dimensioni (impresa che occupa meno di 50 persone e realizza un fatturato annuo o un totale di bilancio non superiori a 10 milioni di euro);
  • imprese di medie dimensioni: che occupa meno di 250 persone, realizza un fatturato annuo non superiore a 50 milioni di euro OPPURE il totale di bilancio annuo non supera i 43 milioni di euro.

Che operano in una delle seguenti categorie:

  • Artigianato;
  • Manifatturiero sezione “C” ATECO 2007;

 

QUALI ATTIVITA’ POSSO REALIZZARE?

  1. Efficienza energetica
  2. Cogenerazione ad altro rendimento
  3. Produzione di energia da fonti rinnovabili fino ad un massimo del 60% dell’energia consumata mediamente nei tre anni solari antecedenti la data di presentazione della domanda e comunque fino al limite massimo di 500 Kw.

 

I PROGETTI DI INVESTIMENTO DEVONO OBBLIGATORIAMENTE PREVEDERE LA TIPOLOGIA a) DI INTERVENTO CON UN MINIMO DEL 2% DI RISPARMIO DI ENERGIA PRIMARIA

 

COSA DEVO FARE PER ACCEDERE ALLE AGEVOLAZIONI?

Per presentare la domanda devo produrre:

  1. Una diagnosi energetica ex ante dell’impianto o del sito produttivo oggetto dell’intervento, redatta da tecnico abilitato
  2. Un progetto tecnico in materia di energia redatto da tecnico abilitato

 

QUALI SONO LE SPESE AMMISSIBILI?

I progetti devono prevedere una spesa non inferiore a 80.000 euro per ogni unità locale e un conseguente risparmio di energia primaria pari ad almeno il 15% riferita all’unità locale interessata dall’investimento.

  1. acquisto di macchinari, impianti e attrezzature varie, nuovi di fabbrica, comprensivi delle spese in opere murarie strettamente connesse e indispensabili per consentire l’installazione degli impianti e dei macchinari
  2. le spese di progettazione ingegneristica (per la redazione del progetto tecnico) e di direzione lavori, nel limite del 5% dell’investimento ammissibile
  3. le spese per la redazione della diagnosi energetica ex ante e della relazione finale dei risultati conseguiti, nel limite dell’1,5% degli investimenti ammissibili e con massimo 10.000 euro

Le spese vanno realizzate entro 18 mesi dalla data di ammissione alle agevolazioni

 

QUALI SONO LA FORMA E L’INTENSITA’ DELLE AGEVOLAZIONI?

Il bando prevede una copertura finanziaria del 100% delle spese.  Precisamente:

  • 35% mutuo a carico del Fondo Mutui della Regione Puglia a tasso di riferimento UE vigente
  • 30% contributo a fondo perduto (fino ad un massimo di 600.000 euro per le piccole imprese e a 1.200.000 per le medie).
  • 35% mutuo a carico della banca finanziatrice

Per le imprese che hanno conseguito il rating di legalità, l’importo del contributo a fondo perduto è del 31,40%.

Il contributo a fondo perduto viene erogato in unica soluzione dopo la rendicontazione finale degli investimenti effettuati mediante la presentazione delle fatture quietanzate e liquidate ai fornitori.

 

PROCEDURA PER ACCEDERE AL BANDO

Per accedere al bando l’azienda deve:

FASE 1. Procurarsi una delle seguenti garanzie da presentare alla banca che erogherà il finanziamento: • garanzia del fondo centrale di garanzia gestito da MCC • garanzia regionale tranched cover primo avviso o terzo avviso • garanzia rilasciata da un Confidi

FASE 2. Procurarsi la delibera bancaria di finanziamento degli investimenti PARI AL 70% DELL’INVESTIMENTO presso una banca. La restituzione avverrà in 6 anni oltre uno di preammortamento.

FASE 3. Presentare la pratica alla Regione per ottenere la concessione del contributo e l’erogazione dello stesso.

La FASE 3 dipende dalla FASE 2, che a sua volta dipende dalla FASE 1.

Le aziende che non saranno in grado di avere un finanziamento bancario, non potranno avere il contributo a fondo perduto regionale.

Le aziende che non saranno in grado di accedere ad una garanzia pubblica o di un Confidi, non potranno avere un finanziamento bancario